About me

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Avvicinarsi alle creazioni di Monica Seksich è come aprire un libro.
Un romanzo d’oggi, un classico del futuro, un corpus unico che si presta all’antologizzazione delle singole tessere ma che meglio si assapora nella complessità del tutto. Le sue opere mischiano pratiche differenti che richiedono tempi di lettura diversi intervallando a una visione lenta fulminanti magnetismi da respirare a fondo, nell’immediatezza d’un sol fiato, in un singhiozzo che riscuote la coscienza a distanza, in modo inatteso e ossessivo.
Su plexiglass, tela, stoffa, vetro e utilizzando terra, acrilico, smalti, oro, argento, rame rappresenta piccoli diamanti di piacere visivo ora visionari, ora di forte impatto cromatico o percettivo, ora di andatura melodica tale da richiamare possibili associazioni musicali. Una nozione totalizzante dell’arte mistica e wagneriana proietta lo sguardo dell’uomo in un passato remoto e primordiale, un passato in cui non esisteva arte nominativa ma il singolo talento contribuiva a perseguire i misteri. Per Monica Seksich su tutti troneggia quello del femminino.